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Il Blog di Paola Salazar

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Postilla » Lavoro » Il Blog di Paola Salazar » Risorse umane » Economia, lavoro e sociale: guardare avanti con un occhio al passato

22 luglio 2013

Economia, lavoro e sociale: guardare avanti con un occhio al passato

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In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, quando l’urgenza del fare quotidiano distrae dalle motivazioni interiori, forse è utile ispirarsi al passato per comprendere meglio il presente e accompagnare le trasformazioni in atto.

Trasformazioni dell’economia, del lavoro, del sociale. Sembra che molti dei mattoni sui quali si sono costruiti gli ultimi venti anni di storia personale, professionale e nazionale, stiano cominciando a sgretolarsi…

Recentemente mi sono imbattuta in due piccoli scritti, nuovi di pubblicazione ma risalenti nel tempo, che mi hanno aperto gli occhi non solo sulle urgenze della “modernità” e della globalizzazione, ma soprattutto sul senso del lavoro. L’insegnamento che ne traggo per i tempi che stiamo vivendo è il messaggio positivo che da essi traspare supportato sia dall’andamento ciclico della storia sia dal necessario processo di adattamento che la storia dell’economia porta con sé.

Il primo scritto risale agli anni ’80 e tratta della professione del giornalista. E’ scritto da una donna (Miriam Mafai) e incuriosisce perché vi si trovano le stesse difficoltà organizzative, le stesse ansie d’inadeguatezza sul ruolo di madre e le stesse aspirazioni a una posizione sociale che non sia solo familiare che troviamo oggi nel lavoro femminile. Vi si legge: “viene sempre il momento in cui a una donna giornalista viene chiesto se e come concilia la vita familiare con la professione. La stessa domanda viene rivolta a donne che si occupano di politica, a donne magistrato o dirigenti d’azienda. Le due cose, vita familiare e professione, in realtà non si conciliano facilmente a meno che non si disponga di una nonna o di una governante. In mancanza di una nonna (sempre più rara) o di una governante (che richiede cifre vertiginose) la giornalista, così come la donna deputato o magistrato o dirigente d’azienda ripiegherà su un mix formato da baby sitter più una donna di servizio a ore, più una nonna per la domenica, più un’amica per i casi di emergenza (….)” (da Il giornalista, Roma 2013).

Ieri come oggi il problema della conciliazione vita-lavoro stimola la creatività nel trovare soluzioni tra cui la recente proposta di un welfare ‘condominiale’ che mi trova favorevole, vista la congiuntura…

http://www.dirigentidisperate.it/index.php/politiche-di-welfare-aziendale-o-condominiale/

Il secondo scritto è ben più vecchio e risale alla metà degli anni 50’. E’ la raccolta di due discorsi di Adriano Olivetti (Olivetti ai lavoratori, Ivrea/Roma, 2012) che testimoniano il senso e il significato reciproco che hanno il lavoro nell’impresa e l’impresa per il lavoro, uno scambio che non è e mai deve essere inteso solo come prestazione/retribuzione ma, come lavoro – quale espressione e crescita dell’uomo/servizi. In modo da assicurare a tutti una partecipazione operosa e consapevole ai fini dell’azienda. Di quell’azienda che, attraverso la ricerca, l’innovazione e l’ingegno italiano non deve smettere mai di guardare avanti avendo ben presente che “il mondo moderno deve accettare il primato dei valori spirituali se vuole che le gigantesche forze materiali alle quali sta rapidamente dando vita, non solo non lo travolgano, ma siano rese al servizio dell’uomo, del suo progresso, del suo operoso benessere” (dal discorso alle ‘Spille d’oro di Ivrea’).

Letture: 4854 | Commenti: 5 |
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5 Commenti a “Economia, lavoro e sociale: guardare avanti con un occhio al passato”

  1. michele scrive:
    Scritto il 29-7-2013 alle ore 14:58

    Quanto alla donna deputato o magistrato non credo che sotto il profilo economico abbiano grossi problemi in tal senso…discorso diverso va fatto per le dirigenti d azienda il cui stipendio varia da azienda ad azienda anche in funzione dell incarico, idem per le giornaliste. Comunque credo che il problema della donna che sia madre e lavoratrice allo stesso tempo richieda maggiore attenzione…si ricorda infatti che nei tempi attuali non è possibile sostenere una famiglia con un solo stipendio ( mi riferisco al ceto medio e non certo ai deputati o ai magistrati). Riguardo al secondo libro ….ci porta in una dimensione spirituale fatta di bei concetti, piacevoli a sentirsi, ma certamente lontani dalla nostra “cruda” realtà.

  2. Economia, lavoro e sociale: guardare avanti con un occhio al passato | studioFonzar's Blog scrive:
    Scritto il 29-7-2013 alle ore 21:20

    […] Trasformazioni dell’economia, del lavoro, del sociale. Sembra che molti dei mattoni sui quali si sono costruiti gli ultimi venti anni di storia personale, professionale e nazionale, stiano cominciando a sgretolarsi… continua qui… […]

  3. harleysta scrive:
    Scritto il 31-7-2013 alle ore 10:42

    …purtroppo in italia si parla tanto e si riempiono paginate di discorsi inconcludenti; in questo torbido sottobosco vivono coloro che vendono il nulla, ovvero parole e documenti fini a se stessi. è un proliferare pernicioso di lobby che riescono persino ad inquinare la nostra politica già a brandelli…

  4. michele scrive:
    Scritto il 31-7-2013 alle ore 16:04

    Finalmente….ecco un flash sulla realtà dei fatti…

  5. Gianna scrive:
    Scritto il 13-1-2015 alle ore 18:42

    il problema della “donna che lavora” è grave e finchè non si cambia mentalità non ci si può riuscire.
    Se vi va date un occhio a questo interessante blog di attualità. C’è anche articolo sull’occupazione femminile e diritti dei cittadini

    https://dirittideicittadini.wordpress.com/page/2/

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